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Faccin Giuseppe
(Schio, 1874 – Vicenza, 1916). Pur cagionevole di salute, rivela ben presto il proprio talento artistico, tanto da collaborare con Tomaso Pasquotti e diplomarsi a pieni voti all’Accademia di Venezia. Nel 1911 si trasferí a Vicenza, dove poi continuerà a risiedere. Ha al suo attivo numerose opere di carattere religioso per chiese del Vicentino e del Padovano, oltre ad alcuni ritratti, che, spesso, sono piccoli capolavori. Su di lui cfr. Franco BERNARDI - Ignazio MARCHIORO - Gian Paolo RESENTERA, I mille. Dizionario di personaggi scledensi, I, Schio 2002 («Quaderni di Schio», 13), p. 21 - 22.

Folladore Bartolomeo e Gioacchino
Bartolomeo Folladore (Malo, 1808 – Schio, 1888) costruí o progettò in Schio numerose opere. Tra queste, oltre alla chiesa della Sacra Famiglia (dal 1850 al 1864; opera rimasta incompleta), il palazzo Maddalena di via Cavour (1879). Il figlio Gioacchino (Villaverla, 1846 – Schio, 1905) portò a compimento (salvo il prònao) i lavori alla chiesa della Sacra Famiglia (1899 – 1901); fu anche attivo fuori della nostra città. Suo è, ad esempio, il palazzo Roi in Vicenza (1891).

Fornasa Emilio
Emilio Fornasa (1864 – 1944) appartenne ad una famiglia di valenti lavoratori del marmo attiva in zona dalla seconda metà del '700. Su di essa ha recentemente indagato Paolo SNICHELOTTO, I Fornasa priàri, una famiglia di scalpellini di San Vito di Leguzzano, in «Sentieri culturali», 3, Schio 2003, pp. 143 – 155.