Descrizione
Dopo il successo della serata del 15 luglio, torna l’incanto del festival Visioni di Danza tra gli alberi e i sentieri del suggestivo Giardino Jacquard di Schio. Giovedì 24 luglio alle ore 21.15, il pubblico sarà guidato in un percorso itinerante attraverso tre coreografie, in un dialogo diretto tra danza contemporanea, spazio urbano e natura.
Una serata da vivere in movimento, spostandosi da un punto all’altro del giardino per scoprire – sotto le stelle – tre originali creazioni di compagnie riconosciute a livello nazionale.
L’evento è curato da Compagnia Naturalis Labor, con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, ArteVen e, per questa tappa, del Comune di Schio nell’ambito del progetto culturale 2025.
Commenta Marco Gianesini, assessore alla Cultura del Comune di Schio: “Visioni di Danza è arrivato quest’anno alla sua sesta edizione ed è un piacere ospitare il Festival al Giardino Jacquard, una perla romantica di Schio, un gioiello architettonico e naturale che merita di essere vissuto anche attraverso eventi culturali.
L’amministrazione comunale ha sempre sostenuto questo progetto che coniuga arte, paesaggio e sensibilità contemporanea perché la danza, con il suo linguaggio universale, riesce ad accendere nuove visioni e a farci vivere, con occhi diversi, tanti luoghi del nostro territorio”.
In programma:
TRACCE-Out – Company Blu
Coreografia e interpretazione di Sara Capanna e Barbara Carulli, su musiche originali di Joaquín Nahuel Cornejo.
Un lavoro che riflette sul corpo e sul paesaggio, frutto della rielaborazione di un progetto teatrale precedente. Una danza fatta di schiene sciolte e vertebre veloci, alla ricerca di un nuovo modo di abitare lo spazio – umano e non – in equilibrio tra presenza e sparizione.
COREOFONIE – #LE SACRE – EgriBiancoDanza
Una performance sperimentale dove musica e movimento si ricompongono attraverso il contributo del Conservatorio Ghedini di Cuneo.
Coreografia di Raphael Bianco, su frammentazioni elettroniche de Le Sacre du Printemps di Stravinskij: il pubblico diventa parte del dispositivo drammaturgico, influenzandone l’esito. Un viaggio attraverso le metamorfosi del rito, alla ricerca di una nuova figura dell’“Eletta”.
CORPO – Dacru Dance Company
Concept e interpretazione di Davide Angelozzi ed Elda Bartolacci.
Un lavoro poetico e filosofico che indaga il corpo come materia viva, ponte tra l’umano e il vegetale. Un richiamo alla necessità di ristabilire un legame profondo con la natura, prendendo esempio dalle dinamiche del mondo vegetale, in un tempo che chiede ascolto e trasformazione.
In caso di maltempo, l’evento si terrà alla Sala Calendoli del Teatro Civico. Biglietti: intero 12 euro, ridotto 9 euro. È consigliato un abbigliamento comodo, anche per sedersi sull’erba.
Info: https://www.visionididanza.org