Scontri in centro a Schio: il sindaco Cristina Marigo condanna entrambe le manifestazioni

«La Città non è un'arena per estremismi che non appartengono al nostro territorio»
Data:

01/12/2025

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  • Comunicato stampa

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La serata di giovedì 27 novembre è conclusa con momenti di forte tensione e disordini nel centro Città a Schio, in seguito a due manifestazioni contrapposte che hanno richiamato gruppi antagonisti provenienti anche da fuori territorio. Da un lato la “passeggiata per la sicurezza” promossa dal movimento di estrema destra Forza Nuova, dall’altro il presidio antifascista organizzato da Arcadia e ANPI in Piazza Rossi.

Entrambe le iniziative erano state preavvisate alla Questura e dunque sottoposte a prescrizioni molto precise, tra cui l’obbligo per i presidi antifascisti di rimanere in forma statica nella piazza indicata.

Il dispositivo di sicurezza messo in campo dalla Questura è stato particolarmente significativo. Fin dal tardo pomeriggio, il centro Città era presidiato da pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri, affiancate da un’unità mobile operativa giunta dal Reparto di Padova. A queste si sono aggiunti gli agenti del Reparto Mobile – una trentina di operatori – dieci agenti della Polizia locale oltre a ulteriori rinforzi, tra cui una decina di unità, destinati a intervenire in caso di criticità. Una presenza ampia e coordinata, pensata per prevenire ogni possibile contatto diretto tra i due gruppi e garantire il massimo livello di sicurezza durante l’intera serata.

Nonostante ciò, una parte dei manifestanti del presidio antifascista ha abbandonato Piazza Rossi tentando di dirigersi verso Piazza Almerico, violando così le prescrizioni imposte dalla Questura e andando incontro allo sbarramento delle Forze dell’Ordine. Il tentativo di avvicinamento ha generato tensioni e spintoni, rendendo necessario l’intervento degli agenti per impedire lo scontro con i militanti di Forza Nuova, che nel frattempo stavano seguendo il percorso autorizzato.

Commenta il sindaco di Schio, Cristina Marigo: «Prendo le distanze in modo netto da entrambe le manifestazioni. Lo avevo già dichiarato ieri in Consiglio comunale e lo ribadisco oggi: Schio non può e non deve essere trasformata in un’arena per scontri ideologici importati da fuori Città. Non accetto che le nostre strade diventino il teatro di provocazioni, tensioni e contrapposizioni che nulla hanno a che fare con il tessuto civile e democratico della nostra comunità.

Ciò che colpisce e infastidisce maggiormente è che i disordini più gravi siano stati generati proprio da chi si presentava come presidio antifascista, ignorando le prescrizioni della Questura e cercando il contatto con l’altro gruppo. Mi chiedo come si concilia una manifestazione che si professa antifascista, con l'atteggiamento di chi nei fatti poi ha attuato una protesta violenta cercando lo scontro con gli altri manifestanti e scagliandosi sulla Polizia. Una volta identificate le persone che hanno cercato lo scontro, lanciando fumogeni e non rispettando le prescrizioni della Questura, per me possono scordarsi di venire ancora a Schio.
Devo in ogni caso certamente ringraziare il Questore, il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, del Reparto Mobile e della Polizia locale: il loro lavoro è stato decisivo per evitare contatti diretti e possibili feriti».

Il primo cittadino commenta inoltre le segnalazioni – ancora da verificare – relative alla presenza di alcuni consiglieri comunali tra i manifestanti che hanno lasciato l’aula durante la seduta consiliare:

«Se venisse confermato che alcuni consiglieri abbiano abbandonato il Consiglio comunale per unirsi alla manifestazione, valuterei questo comportamento molto grave. I rappresentanti istituzionali hanno il dovere di tutelare le istituzioni e la sicurezza pubblica, non di alimentare situazioni potenzialmente pericolose.
Schio è una Città che rifiuta ogni estremismo, da qualunque parte provenga. Non permetteremo che venga usata come palcoscenico per battaglie ideologiche estranee al nostro territorio. La sicurezza non si difende con le provocazioni o con le contromanifestazioni fuori controllo, ma con il rispetto delle regole, il presidio delle istituzioni e il lavoro serio e quotidiano delle Forze dell’Ordine».

A cura di

Ufficio Stampa

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Data di pubblicazione

01/12/2025

Data di scadenza

01/12/2026
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