Autore di poesie giocose e romantiche, compì a Schio i primi studi, per poi proseguirli all'Università di Padova, dove cominciarono le sue lotte contro l'Austria per la Libertà.
La situazione politica e culturale di quegli anni era infatti caratterizzata dalla mancanza di libertà, specialmente nei confronti degli intellettuali e di coloro che non si conformavano al pensiero politico dominante. Nel marzo del 1848 insorsero le città del Lombardo Veneto, costringendo alla ritirata le guarnigioni Austriache. Il 17 e 18 marzo insorse anche Vicenza. L'allora trentenne Fusinato fu in prima fila a combattere per la difesa della Città, ma ciò non servì, in quanto Vicenza venne assediata. Fu in questi giorni che Fusinato compose la canzone il Canto degli insorti.
Perduta Vicenza, Fusinato continuò a combattere gli Austriaci a Venezia, dove era stata proclamata la Repubblica di San Marco. Anche qui, nonostante l'epica difesa guidata da Daniele Manin, dopo quasi un anno la Città si dovette arrendere alle forze austriache. Nella poesia A Venezia si può leggere tutto lo sconforto provato da Fusinato in quei momenti.
Nel 1874 si trasferì Roma dove lavorò per il Senato. Morì nel 1888 a Roma, dove è sepolto al cimitero del Verano.