Altri nomi con cui è nota: Madonna della Salute - Oratorio del Transito della Vergine
Rif. storico: ante 1580
Dedicazione: Transito della beata Vergine Maria (12 agosto)
Note: Secondo un testo falsamente attribuito al vescovo Melitone di Sardi - città della Lidia - e risalente al IV o V secolo, la Madonna, ventisette anni dopo la crocifissione di Cristo, ricevette l'annunzio della sua prossima morte, alla quale avrebbero assistito tutti gli apostoli, miracolosamente trasportati dai luoghi dove si trovavano. Il primo a giungere fu l'evangelista Giovanni, cui la Vergine mostrò "le vesti che dovevano servire alla sua sepoltura e la palma di luce che aveva ricevuto dall'angelo". Poco dopo, portati da una nube, giunsero gli altri apostoli dubbiosi su questo prodigio. «Ella [sc. la Madonna] disse "Il Signore vi ha portato qui, perchè mi consoliate nelle angosce che dovranno colpirmi. Vi prego tutti di vegliare con me senza interruzione, fino all'ora in cui il Signore verrà e io uscirò da questo corpo". Essi si sedettero e la consolarono, e per tre giorni lodarono Dio, e il terzo giorno il sonno s'impadronì di tutti quelli che erano nella casa, e nessuno potè rimanere sveglio, fuorchè gli apostoli e tre vergini compagne della Vergine santa. Ed ecco che il Signore Gesù arrivò improvvisamente con una grande moltitudine d'angeli» (Gli evangeli apocrifi, testi scelti e tradotti da François AMIOT, Milano 1979, p. 100). Da questa narrazione si è sviluppato il culto mariano legato alla festa dell'Assunta.
Apertura: L'oratorio è aperto solo il 12 agosto, quando, di prima mattina, vi si celebra la Messa. Negli altri giorni, si può osservarne l'interno attraverso le grate delle finestre e della porta.
Note: La chiesetta sorge nella piccola valle compresa tra il colle del Castello e le basse alture, dette Grumi, presso il convento francescano di San Francesco. Sotto il piccolo edificio sgorga un ruscello perenne, la Gaminella, che va a gettarsi nel vicino torrente Boldòro. Come dimostrano ancora i lastroni di pietra inclinati che segnano lo sbocco del corso d'acqua dopo il porticato, qui le donne si recavano a lavare i panni, usanza che si mantenne fino all'urbanizzazione della zona negli anni Cinquanta.
In scena alcuni grandi interpreti del panorama nazionale come Ottavia Piccolo, Marco Paolini e Maria Paiato; la comicità di Luca Bizzarri, Debora Villa, Nuzzo e...