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Comune di Schio

Provincia di Vicenza - Regione Veneto


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Piazza Almerico da Schio

Ubicazione: Piazza Almerico da Schio, Schio (45° 42' 56.36'' N, 11° 21' 30.95'' E)

Autore:

  • progetto e direzione artistica: arch. Luisa Fontana, Atelier progettazione, Schio
  • realizzazione: Impresa di costruzioni Mattioli s.p.a, Padova; opere in ferro G.M.L. di Lago L. & A., Caldogno (VI); opere in vetro Spiller Gildo s.n.c., Schio; verde Vivai Zanella F.lli, Malo (VI)

Periodo: progettazione 1993-1995; realizzazione 1995-96

Storia e aneddotica: Piazza Almerico è localizzata ai margini del centro storico, nella zona storicamente conosciuta come il Brolo. Realizzata negli anni '70, è un rettangolo di 60 per 85 metri, edificato sul perimetro da condomini di circa 7 piani, con un portico continuo a piano terra.
Prima dell' intervento, messo in atto dalla Pubblica Amministrazione a partire dal 1993 in un più generale progetto di sistemazione delle aree del centro, la piazza, pavimentata in asfalto bituminoso e destinata a parcheggio, era caratterizzata da una viabilità che costeggiava i portici su due lati, penalizzandoli considerevolmente.
Il progetto ha previsto lo spostamento della strada al centro della piazza, riqualificando i portici; il suo andamento a doppia curva ha notevolmente ridotto la velocità dei veicoli in transito. Sono stati realizzati due parcheggi ai lati della strada, fiancheggiata da una pista ciclo-pedonale alberata a doppio senso di circolazione.
Le nuove forme del disegno urbano, meglio visibile dall'alto, sono suggerite dalla storia produttiva tessile della città, ridisegnata metaforicamente da punte di navetta, forbici, fili e ganci per la cimatura, che si mescolano alle stratificazioni storiche del tessuto edilizio.
Due punte di navetta, orientate verso l'antico castello, segnano il perimetro della nuova piazza, mentre una forbice la taglia individuando il percorso pedonale: i due bordi sollevandosi a causa del taglio, disegnano i due piani inclinati della copertura della serra e del piano erboso. L'incrocio tra trama e ordito sulle aree verdi, trattate come fazzoletti di tessuto, determina la posizione dei punti luce; una serie di piccoli nodi diventano sedili mentre sul perimetro panchine, come altalene, si fermano nell'atto di un improbabile movimento.
Al centro della piazza sul percorso emergono alcuni elementi costruiti: la fontana d'acqua con il muro in calcestruzzo e la tettoia in vetro, la serra, il tubo di acciaio rosso, l'aiuola verde. La luce ha un ruolo fondamentale nel disegno, assumendo il ruolo di segnalatore di ambiti e percorsi: il perimetro porticato diffonde una luce intensa e costante, ripresa nel percorso pedonale centrale; nelle aree parcheggio un punto luce a debole intensità individua a terra i singoli posti auto, mentre una luce intermedia illumina le aree verdi. I colori e la tessitura pavimentale individuano le diverse aree funzionali, mentre la scelta del materiale di pavimentazione è subordinata a ragioni economiche e all' esigenza di intervento e manutenzione della complessa rete di sotto-servizi esistenti.

El bao

Tipo di monumento: struttura metallica ad andamento ondulato, di tipo simbolico.

Descrizione: Entra ed esce dal suolo, come un filo rosso fuori scala con un ago alla sommità che tenti di ricucire il tessuto urbano. In fase di lavorazione è stato necessario aprire sulla testata del tubo due fori per permettere il deflusso del metallo di protezione interna. Nonostante le proteste degli autori, l'artigiano si è rifiutato, ad opera finita, di chiudere quelli che ormai apparivano a lui, e a tutti quelli che l'hanno visto dopo, gli occhi di un bruco. Proprio quel Bao destinato a diventare popolare; tanto che oggi, per trovarla, bisogna chiedere di piazza del Bao.

Materiale: metallo

La vasca d'acqua

Si apre lungo il setto murario centrale, dotata di tre getti d'acqua in tubo di acciaio inox che si dispongono come canne d'acqua trattenute nel getto del muro in calcestruzzo. La vasca è illuminata da un impianto a fibre ottiche immerso nell'acqua. L'acqua esce prorompente dai tre getti per acquietarsi nella lunghezza del suo percorso artificiale, realizzato come linea d'acqua corrente a terra illuminata, a memoria della storica roggia, motore dell' economia tessile scledense.

 


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Diritti sulle immagini del monumento:

CC0 Con una delibera della giunta comunale del 31 luglio 2012, il Comune di Schio ha rilasciato i diritti sulle immagini dei monumenti di sua proprietà in Creative Commons 0 - nessun diritto d'autore.


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