È aperta fino al 2 giugno a Palazzo Fogazzaro la mostra, promossa e organizzata dal Comune di Schio e Lions Club Schio con la collaborazione di Fondazione 3 Novembre 1918, Associazione Forte Maso, Circolo Filatelico Scledense e Croce Rossa Italiana – Sottocomitato di Schio, che raccoglie testimonianze della Grande Guerra.

Sei le sezioni che la compongono: la prima “Valdastico, l'anno prima della tempesta”, a cura del collezionista Delmo Stenghele di Pedescala, propone una serie di riproduzioni di foto originali e documenti che raccontano la Val d'Astico prima del conflitto, in particolare i confini e il punto di dogana. Altre testimonianze riguardano i forti che incombevano sulla valle e le batterie di artiglieria austriaca.

La seconda è dedicata alla “Storia della Fondazione 3 Novembre 1918 e del Sacrario del Pasubio”. La Fondazione 3 Novembre 1918, nata nel 1921, è è stata promotrice della costruzione ed è proprietaria e gestisce il Sacrario del Pasubio. Il sacello, progettato dall'architetto Ferruccio Chemello e decorato da Tito Chini (di cui è presente in mostra un quadro raffigurante gli emblemi della Prima Armata) e Umberto Bellotto, è stato costruito sul colle Bellavista per onorare la memoria dei Caduti della 1^ Armata nella Strafexpedition. E' presente in mostra anche un frammento della statua della Madonnina (Collezione Cibin), posizionata dai soldati della brigata Piceno nel marzo del 1918 nella parte posteriore del Dente Italiano

Sabato 23 maggio alle ore 18.00, Gianni Periz, vice presidente della Fondazione, appassionato ricercatore e studioso, terrà una conferenza sulla “Storia della Fondazione 3 Novembre 1918 e dell'Ossario del Pasubio”. A seguire Marco Gianesini, presidente dell'Associazione Forte Maso, presenterà il libro "Da Forte Maso a Porta Manazzo",  luogo da dove oggi parte il Sentiero della Pace, realizzato in memoria degli eventi della Grande Guerra, che attraversa tutto il territorio dell'Altopiano dei 7 Comuni.

La mostra poi prosegue con la terza sezione dedicata alla “Satira militare” e alla comunicazione di propaganda, a cura dell'Associazione Forte Maso. Arricchita da contenuti video che riproducono momenti di guerra in Alta Val Leogra e nelle zone limitrofe, mostra anche un altro aspetto della guerra: quello dei momenti di pausa dei soldati che con orgoglio si fanno fotografare in posa con le mani sui fianchi.

La quarta sezione, a cura del Circolo Filatelico Scledense, espone: 60 tavole con una sintesi tematica di “Posta Militare” dei paesi belligeranti, 12 riproduzioni di manifesti per la raccolta di denaro o la sottoscrizione di prestiti pubblici, riproduzioni di copertine della “Domenica del Corriere” degli anni che vanno dal 1914 al 1916, cartoline, fotografie d'epoca e libri pubblicati nell'immediato dopoguerra.

Imperdibile appuntamento per gli appassionati, l'annullo filatelico di domenica 24 maggio. Dalle 9.15 alle 14.00, sempre a Palazzo Fogazzaro, si ricorderà l'inizio della Prima Guerra Mondiale con un foglietto di 4 francobolli celebrativi che, apposti su cartoline, saranno annullati con un timbro commemorativo.

La quinta sezione, intitolata “Del sangue e della pietà, la Sanità militare”, a cura dell'Associazione Forte Maso, espone documenti, riproduzioni fotografiche e strumenti medici originali dell'epoca del conflitto. Uno spaccato molto interessante e significativo per Schio dove furono allestiti gli ospedali militari per le prime cure dei feriti sul Pasubio.

L'ultima sezione ripercorre “L'opera della Croce Rossa Italiana” dagli albori di fine '800 fino agli anni del primo conflitto mondiale, con un'interessante esposizione di foto originali dell'epoca, che testimoniano l'impegno delle Crocerossine negli ospedali militari scledensi presso l'Istituto Salesiano e delle Canossiane.