
Ascanio Celestini
MUSEO PASOLINI
di e con Ascanio Celestini
durata: 2 ore senza intervallo
Sono anni di importanti ricorrenze per l’arte letteraria italiana. Dopo il centenario dalla nascita di Zanzotto dello scorso anno, quest’anno è Pier Paolo Pasolini ad essere celebrato. Il valore di questi anniversari risiede anche nell’interrogarsi su cosa rappresentino oggi per noi le opere e gli artisti che hanno segnato e raccontato la storia. Il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini parte infatti da un quesito: come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini?
Come dice Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degli anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.
Ascanio Celestini ci guida in un ipotetico Museo Pasolini che, attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dovremmo impegnarci ad acquisire? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? In quale modo dobbiamo esporlo?
Ascanio Celestini
Dopo oltre 10 anni torna a Schio l’attore e regista romano, esponente di spicco del teatro italiano civile e di narrazione. Nel 1998 Celestini scrive e interpreta il suo primo monologo Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini. A Schio ha portato in scena nel primo decennio degli anni 2000 La Fabbrica, Scemo di guerra e Appunti per un film sulla lotta di classe. I suoi spettacoli si aggiudicano moltissimi premi, tra i quali il Premio Ubu speciale “per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa”.
Biglietti
Platea: intero € 18,00 | ridotto € 16,00
Galleria: intero € 15,00 | ridotto € 13,00
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