Contenuto | La Turbina Titolo: La Turbina - monumento alle vittime degli infortuni sul lavoro. Tipo di monumento: installazione di turbina Francis su aiuola spartitraffico Materiale: ghisa e pietra. Si presenta dipinta con colori vivaci: rosso, verde, blu, con la scritta: "L'operosa città di Schio e A.N.M.I.L. ai caduti sul lavoro - mutilati ed invalidi" Ubicazione: viale dell'Industria, in mezzo alla rotonda all'entrata della zona industriale di Schio Autore: ditta De Pretto - Escher Wiss - Sulzer di Schio, ora Man Turbo - De Pretto. Periodo di costruzione: 1905 su progetto dell'ing. De Pretto e inizialmente impiegata presso i mulini Grendene di Schio Inaugurazione: 16 maggio 1999 Soggetto: la turbina idraulica è una macchina simile ad una ruota di mulino. E' trascinata in rotazione dalla forza dell'acqua che esercita la sua spinta sulle pale della ruota stessa. L'acqua viene convogliata ed incanalata in apposite tubazioni chiamate condotte forzate, oppure in canali artificiali. Più è alto il dislivello tra la quota dell'acqua a monte e la turbina, maggiore è la forza dell'acqua sulla ruota della turbina. Si costruiscono turbine di tipo diverso, a seconda del dislivello disponibile. Una turbina è la Pelton, costituita da una ruota con tanti cucchiai sulla circonferenza, investiti direttamente da uno o più getti d'acqua, ed è adatta a salti molto alti (400-1000 mt.). Per salti più bassi (100-600 mt.) si usano turbine chiamate Francis, dove l'acqua è convogliata sulla ruota per mezzo di una tubazione a spirale, che sembra una chiocciola, e le pale della ruota sono disposte anch'esse a spirale. Per salti più bassi ancora (da pochi metri a 100) si usano ruote chiamate Kaplan, che assomigliano ad eliche; anche in queste l'acqua perviene alla ruota attraverso una chiocciola, spesso in muratura. Biografia autore: Silvio De Pretto nacque a Schio nel 1848 nella casa di via Fusinato n.12, abitata dalla nipote Adele fino al 1993. Si laureò nel 1875 in Ingegneria civile e architettura e si perfezionò in Belgio nello studio della meccanica e dell'arte della lana. Dal 1875 al 1884 lavorò negli stabilimenti di Schio e Piovene alle dipendenze di Alessandro Rossi. Storia e aneddotica: Negli anni '90, durante una riunione del consiglio comunale, venne deciso di costruire un monumento da dedicare alle persone che erano morte o mutilate per incidenti sul lavoro. Si doveva decidere il tipo di monumento da farsi e dove collocarlo. Venne bandito un concorso pubblico per un progetto ad hoc: ne furono presentati 20. Fu creata una giuria, ma nel frattempo vari elementi si erano modificati: i fondi si erano esauriti e la viabilità era cambiata, per cui il luogo precedentemente destinato non era più disponibile. L'Amministrazione comunale infatti decise poi di costruire due "gocce", cioè due aiuole spartitraffico per rendere più fluido l'intenso traffico della zona (circa 20.000 veicoli al giorno). Le aiuole hanno occupato parte dello spazio destinato al monumento.
Torna all'elenco dei monumenti Diritti sulle immagini del monumento: Con una delibera della giunta comunale del 31 luglio 2012, il Comune di Schio ha rilasciato i diritti sulle immagini dei monumenti di sua proprietà in Creative Commons 0 - nessun diritto d'autore. |