Contenuto | Vai a: Edifici - Chiese - Monumenti - Piazze - Impianti - Parchi - Cittadini Famosi - Borghi d'Italia (TV2000): puntata del 13/01/2019
È il più antico lanificio cittadino fondato nel 1757 da Giovanni Battista Conte e ingrandito nel corso del tempo con la realizzazione di nuovi impianti e strutture in cemento armato. Nel 2007, in occasione del 250° anniversario dalla nascita, grazie a un meritevole restauro, è stato riaperto al pubblico con funzioni espositive e museali. Non lontano da piazza Conte, sotto il colle su cui si erge la torre merlata del Castello, sorge un vasto complesso di edifici e di strutture industriali tutte legate in diversa misura all'opera di imprenditore e di filantropo che segnò la vita di Alessandro Rossi (1819-1898). L'edificio che colpisce maggiormente l'attenzione del visitatore è la cosiddetta Fabbrica Alta, vero e proprio simbolo di Schio, assieme al Castello, al Duomo e all'"Omo", testimonianza fra le più rilevanti a livello europeo dell'architettura industriale di pieno Ottocento. Non a caso l'editore Einaudi la scelse quale copertina del volume dedicato al Veneto nella sua collana Storia d'Italia. Le Regioni dall'Unità a oggi. Eccezionale monumento di archeologia industriale, oltre che splendida architettura di paesaggio, il giardino romantico del lanificio Rossi, detto Jacquard, fu realizzato da Antonio Caregaro Negrin tra il 1859 e il 1878. Il Teatro Jacquard, la cui facciata è ornata da dodici medaglioni che raffigurano illustri scledensi, ne delimita il lato destro. Quartiere Operaio "La Nuova Schio" Il Quartiere Operaio "La Nuova Schio", realizzato tra il 1872 e il 1890 su un' area di circa 152.000 metri quadrati a sud-ovest del primitivo centro urbano, fu per il progettista Antonio Caregaro Negrin un piano complesso e per la storia dell'urbanistica italiana un'esperienza nuova Nel 1885 Giuseppe Saccardo inizia per primo in Italia la fabbricazione di spole di carta e navette in legno per la tessitura, consapevole di quanto il settore tessile dipendesse allepoca dalla tecnologia straniera L'opificio fu edificato nel 1860 ad opera di Pietro Cazzola e ampliato dal figlio Luigi (1846-1932); Pietro era un ex incollatore del Lanificio Rossi messosi in proprio con alcuni telai esattamente sul luogo dove un tempo esisteva un antico follo Asilo d'infanzia Alessandro Rossi Intitolato ad Alessandro Rossi, che nel 1872 ne affidò la costruzione ad Antonio Caregaro Negrin, l'asilo d'infanzia ha ospitato fino al 1990 circa i figli degli operai della Lanerossi. L'inaugurazione del teatro avviene il 9 Giugno 1909 con l'opera Mefistofele. Gravemente danneggiato nel corso degli eventi bellici, è stato gradualmente dismesso Nel 2004 inizia il progetto per il recupero del Teatro, che ha coinvolto autori, registi e attori di teatro, associazioni culturali e tanti cittadini. Nel 2014 il Teatro Civico torna alla Sua Città. Palazzo Toaldi Capra fu sede del Municipio dal secolo XVIII sec. fino al 1913 e, tra le due guerre, della 44^ Legione Volontaria di Sicurezza Nazionale, mentre nel dopo guerra ospitò alcune scuole superiori. Via Pasubio 52, Schio Biblioteca Civica R. Bortoli ex Ospedale Baratto La Biblioteca Civica "R. Bortoli" di Schio, istituita nel 1953, ha dal 1988 la sua sede nel complesso di edifici storici ristrutturati composti dall'antico "Ospedale Baratto", edificato nel 1611, e dalle ex carceri mandamentali di epoca austriaca. Palazzo Garbin, di epoca settecentesca, espressione significativa e simbolica della città, costruito su disegno dell'architetto Barrera dalla famiglia Garbin, è diventato sede del Municipio agli inizi del '900. Il palazzo, caratterizzato dal loggiato in stile corinzio, dal basamento in bugnato e dalle due barchesse con torrette, fu costruito nel 1810 su disegno di Carlo Barrera. Restaurato nel 2004, ospita oggi attività culturali quali mostre, conferenze, concerti. Palazzo Romani Rossi è sede di uffici comunali Nel 1877, su incarico di Francesco Rossi, figlio di Alessandro, l'architetto Antonio Caregaro Negrin restaurò Palazzo Maraschin-Rossi ricercando una forte impostazione neoclassica
Il Palazzo attualmente è sede di uffici comunali By Guido Rampon (Own work) [CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons Via Rovereto, Schio Il Duomo di San Pietro, così come appare oggi, è lultima di molte ricostruzioni che ebbero inizio da una cappella medioevale dedicata a san Pietro esistente sul colle Gorzone. Dipendente dallantica Pieve di Pievebelvicino, chiesa madre di tutte le altre della Val Leogra, a partire dal XII sec. l'arciprete trasferì qui la sua residenza e da allora diventò la principale chiesa della vallat Santa Giustina è una piccolissima chiesa del 1581 sita in Località Giavenale di Schio, un tempo in aperta campagna ed ora quasi inglobata nel tessuto cittadino. Si tratta di un esemplare di architettura sacra assai rilevante sia dal punto di vista storico che artistico, prezioso nella sua semplicità. Vi si accede dalla strada comunale Schio-Giavenale seguendo le apposite indicazioni, oppure dalla pista ciclabile attraverso un sentiero, con il vantaggio di accedervi frontalmente. L'antica cappelletta di S. Maria in Valle a pochi passi dal centro, è una piccola e antica oasi di serenità nel bel mezzo della vita sociale ed economica di Schio. Chiesetta di Santa Maria del Pasubio La chiesetta fu voluta da Monsignor Francesco Galloni, Cappellano degli Alpini del Battaglione "Monte Suello" Medaglione a muro di Giuseppe Garibaldi Medaglione a muro con tecnica ad altorilievo che raffigura la testa dell'eroe dei due mondi di profilo Statua intera posta su una base cilindrica che si conclude con una ruota dentata; il tutto è inserito in un gruppo formato da una madre e un fanciullo che dal suo grembo si protende verso il Senatore per offrirgli un fiore dall'ultimo gradino del basamento quadrangolare Dedicato ai fratelli Ludovico e Valentino Pasini La ditta Escher-Wyss, legata a Schio attraverso la società con la De Pretto del 1920, festeggia nel 1985 il suo centenario a Zurigo e dona alla città svizzera una fontana il cui progetto e la cui realizzazione è affidata all'industria scledense che ne effettua lo stampo e la fusione. Detta "fontana del gocciolìo", è stata donata dall'Associazione Artigiani al Comune di Schio nel 1999, in occasione dell'inaugurazione di via dell'Artigianato Elemento architettonico di arredo urbano che contraddistingue l'ingresso sud della città, alto 15 metri, realizzato in acciaio zincato e lamiera di alluminio microforata Il monumento al Dirigibile, alto oltre otto metri, celebra lo storico volo realizzato nel 1905 sopra i cieli scledensi dall'aeronave Italia del Conte Almerigo da Schio Un omaggio che la Città di Schio ha voluto fare all'Arma dei Carabinieri e ad ogni singolo carabiniere per l'alto valore sociale che contraddistingue il concreto impegno quotidiano per garantire la legalità e la sicurezza Al centro della piazza sul percorso emergono alcuni elementi costruiti: la fontana d'acqua con il muro in calcestruzzo e la tettoia in vetro, la serra, il tubo di acciaio rosso (el bao), l'aiuola verde Luogo dove ritrovare il gusto dell'incontro, dello stare insieme, del vivere a dimensione d'uomo. Installazioni: il Mosaico e i Segni Zodiacali, la Meridiana, il Profilo dei Monti, la Porta della Luce Nella piazza è presente il busto di Alvise Conte Questo antico lavatoio si trova lungo il corso di un canale artificiale scavato nel 1200 circa, detto Roggia Maestra, che un tempo passava scoperto attraverso il centro di Schio, mentre oggi scorre perlopiù sottoterra, affiorando solo in alcuni punti All'interno del parco troviamo cinque opere degne di nota: la fontana, il mosaico ai Donatori di sangue, l'erma di A. Fusinato, il busto di G. Garibaldi e l'Albero dei Libri Il Giardino dei Sogni di Monte Magrè Il Giardino dei Sogni è un'area verde di 1.400 metri quadrati nella zona collinare di Monte Magrè, aperta al pubblico dagli anni '90 Arboreto didattico e bosco da seme L'arboreto didattico e la vicina area boschiva coprono una superficie di oltre 40 mila metri quadrati, dei quali circa 2 mila ospitano l'area didattica con 54 diverse specie di alberi e una ventina di tipi di arbusti. La restante parte di bosco era invece prevalentemente utilizzata per la produzione di sementi Il Parco dei Marinai d'Italia com'era nel 2004 L'area in questione, ex tiro a segno, viene destinata dal Comune di Schio, con un progetto del 1979, alla realizzazione di un nuovo parco per bambini, inaugurato nel 1981 Parco a memoria del Dirigibile L'Aeronave "Italia" (1905, tratto dal libro "Almerico da Schio" di Giorgio Evangelisti) Il parco nasce come luogo di sosta e aggregazione e ha il suo elemento centrale in una sagoma in acciaio che richiama la forma del "balon del conte"
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