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Genitori e bambini di fronte alle regole

Genitori e bambini di fronte alle regole

Più o meno tutti i genitori concordano sul fatto che le regole possano servire per crescere bene e vivere nel mondo insieme agli altri tuttavia non è sempre così facile farsi ascoltare dai propri figli. A volte sembra una vera impresa, altre volte per sensi di colpa, perché si ha poco tempo da dedicare ai bimbi, per stanchezza o altro si lascia perdere un ruolo autorevole per ricercare con i propri figli un ruolo più affettivo ed emotivo, l’essere amati, amici, complici dei propri figli.

In realtà se ci si mette allo stesso piano dei propri figli non si svolge più il proprio ruolo che dovrebbe essere educativo ovvero aiutare i figli a tirare fuori quello che di meglio c’è in loro, condurli, accompagnarli, guidarli nella crescita.

Il bambino ha bisogno di regole, poche, chiare e precise e adeguate alla sua età per crescere

Le regole inoltre devono essere stabilite e possibilmente condivise prima da mamma e papà. Sono loro che conoscono meglio di chiunque altro i suoi bisogni. Per esempio sanno a che ora deve andare a letto per dormire il tempo necessario e alzarsi riposato o che per strada deve dare la mano ai genitori perché in caso contrario potrebbe rischiare di farsi male.

Inoltre si è visto che urlare non serve per farsi ascoltare e neppure ripetere in continuazione la stessa cosa. Bisogna trovare delle modalità differenti per farsi ascoltare. Ogni genitore dovrebbe trovare le più adatte a sé e al proprio figlio: potrebbe essere una storiella, un giochino, lo sguardo serio …

Come adulti è importante essere dei modelli per i propri bimbi e quindi non si può chiedere loro di non fare delle cose che poi noi facciamo: come dire le parolacce, stare tanto tempo davanti alla televisione, mangiare o bere “schifezze” poco sane …

Per farsi rispettare e ascoltare dai propri bimbi è inoltre molto importante da subito essere delle persone coerenti. Poche regole condivise dalla coppia genitoriale che vanno sempre fatte rispettare anche se si è stanchi, tristi, nervosi, particolarmente felici … se si trasgredisce una regola è preferibile spiegare al bambino anche se piccolo perché si è potuto trasgredire in quel momento (es. ti ho fatto bere un po’ di aranciata perché era una festa, siamo stati in piedi fino a tardi perché avevamo amici …)

I bambini inoltre non capiscono le richieste generiche: fai il bravo, comportati bene, non fare arrabbiare la nonna, riordina i giochi, sono richieste poco chiare, va spiegato concretamente cosa dovrebbe fare: es. non toccare il materiale negli scaffali perché può cadere, non calpestare l’orto della nonna, metti le costruzioni dentro allo scatolone …

Può capitare che il bambino urli per stanchezza, rabbia, perché non riesce a controllare un’emozione … è preferibile non rispondere con lo stesso tono ma meglio con un tono pacato per smorzare la tensione. Spesso funzionano molto bene anche l’umorismo e lo scherzo per riportare la calma e la serenità.

La coordinatrice pedagogica Dott.ssa Paola Rigato

 

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