Non è tradizionalmente uno sport “popolare” quanto altri, ma anche dalle nostre parti, negli ultimi anni, il rugby ha fatto parlare di sé per entusiasmo e tenacia. Presente da 12 anni a Schio la società Rugby Altovicentino si prepara a mostrare il meglio di sé in una presentazione di articolate attività in questa stagione in cui la primavera stenta a lasciare il passo all'estate.
Il presidente Marco Andrea Fantato spiega che il rugby altovicentino ha fin dal suo inizio cercato sempre le sinergie nel territorio, tanto con le amministrazioni locali, quanto con altre associazioni.
Inoltre, da due anni è entrato come Direttore Tecnico Jean Luc Sans, che ha impresso una evoluzione alla società evidenziandola anche con il ruolo di comunità educante.
Da qui la collaborazione con le scuole, prossime al campo di rugby, così come il neonato Faber Box, tutti interlocutori privilegiati per la promozione e la diffusione di questo sport che ancora soffre di non essere sufficientemente mostrato e comunicato nei suoi valori pieni.
C'è infatti un modo di essere e di fare del rugby che ha un preciso valore sociale. E dunque a questo puntano gli eventi che tra la fine di maggio e i primi di giugno animeranno la città di Schio. Si comincia il 25 maggio allo stadio scledense “Nelson Mandela” con il 3° torneo Jacopo De Moro che oltre alle emozioni sportive promette anche musica e stand gastronomici.
Il 31 maggio, nell'ambito della “Challenge Pasubio” il RAV Under 16 e 18 sfideranno l'Entente Chaumont St Dizier.
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