Prende il via a novembre la mostra del Circolo fotografico scledense B.F.I. “Cimiteri di guerra richiami alla pace”. L'esposizione, allestita nelle sale di palazzo Fogazzaro dall'1 al 30 novembre, si riaggancia alle celebrazioni del centenario della Grande guerra.

L'intento è di fissare nella memoria immagini, luoghi, simboli, ricordi e tutto ciò che si lega al tema ampio della perdita. Il viaggio che verrà proposto al visitatore, documenta e interpreta cimiteri comuni e ornamentali; edifici dismessi (sia fabbriche che vestigia di archeologia industriale); luoghi simbolo di epocali cambi storici (come il muro di Berlino) e situazioni legale al lutto personale e alla fine di rapporti familiari.

L'esposizione propone molti “portfolio” su questi temi interpretati da una quindicina di associati del Circolo fotografico scledense per un totale di circa 200 immagini.

Una sezione particolare è dedicata al “Lavoro perduto”.

La mostra è arricchita da 4 incontri serali con video proiezioni, ogni venerdì di novembre al piano nobile di palazzo Fogazzaro alle 20.30.

Si parte venerdì 4 con la proiezione, che dà il titolo alla rassegna, “Cimiteri di guerra, richiami alla pace”, curata da quattro fotografi amatoriali thienesi (Luca Borgo, Valter Borgo, Gancarlo Marini e Giuseppe Stella). L'incontro sarà commentato dallo storico Ferdinando Orfelli. In esposizione oltre 110 stampe in bianco e nero che inventariano i cimiteri della Grande Guerra nel Triveneto.

Il quartetto di fotografi è protagonista anche dell'incontro di venerdì 21 dedicato a “Erto, ricordato per immagini”. Un'occasione per scoprire il libro di Mauro Corona “Fantasmi di pietra” sulla tragedia del Vajont: si racconta, attraverso la videoproiezione, la città morta di Erto, testimone di quel disastro ambientale, con lettura di brani del libro grazie a Tommaso Pauletto.

Gli altri due incontri sono invece direttamente curati dal Circolo fotografico scledense: Giuseppe Santamaria e Andrea Tessaro hanno montato in forma di audiovisiviso alcune immagini del Circolo.

L'incontro di venerdì 14 è incentrato sui “Luoghi della memoria” e spazia in 3 sezioni: la prima presenta immagini dei campi di concentramento della seconda Guerra mondiale; la seconda di luoghi simbolo di eventi che hanno cambiato la storia umana, come la caduta del muro di Berlino e Ground Zero a NY; la terza propone le foto di cimiteri militari sopratutto della Seconda guerra mondiale.

L'ultima proiezione di venerdì 28 novembre, intitolata “Ambienti dismessi”, è un vero e proprio viaggio tra manufatti e vestigia, un tempo produttive e ora abbandonate. Si potranno vedere sia immagini dell'archeologia industriale scledense (i lanifici Conte e Cazzola quando erano ancora in piena attività e le segherie Zambon e Cavedon); che di centrali idroelettriche, di colonie dismesse del litorale veneto e anche della “vecchia” discoteca locale “Ciao ciao”.

La mostra, allestita in collaborazione con il comune di Schio, spazia a 360° gradi sul tema del commiato.

Aperta: sabato 1 novembre 16.00/19.30; sabato 8,15, 22 e 29 novembre 10.00/12.30 e 15.00/19.30; domenica 2, 9,16, 23, e 30 novembre 10.00/12.30 e 15.00/19.30.

Inaugurazione sabato 1 novembre ore 18.00.