Da ieri in buona parte della Regione Veneto e nelle principali città della Pianura Padana, è scattato il semaforo arancione. E' stato infatti superato per 4 giorni consecutivi il limite di 50 microgrammi/metro cubo di concentrazione di PM10. Questo comporta un inasprimento delle restrizioni per i cittadini tra cui il divieto di circolazione per i mezzi (anche commerciali) fino a diesel euro 4 e il divieto di utilizzo di stufe a legna con efficienza inferiore alle 4 stelle.

 

A Schio, invece, la qualità dell'aria è ancora buona. Anche nei giorni in cui nei principali centri urbani del nord si sono registrati dati particolarmente critici, nella nostra città, le polveri sottili sono rimaste ben al di sotto della soglia di criticità. Analizzando i dati di tutto il 2018 questo trend è confermato: a Schio la soglia dei 50 microgrammi/mc è stata superata solo 12 volte, a differenza, ad esempio, di Vicenza dove fino ad oggi i superamenti sono stati 36.

"Le informazioni in tempo reale sono possibili grazie all'acquisto di un rilevatore automatico di PM10 e PM2,5, fatto nel 2016 dall'Amministrazione Comunale di Schio" - affermano il sindaco Valter Orsi e l'assessore all'Ambiente Anna Donà - "Questo importante e lungimirante investimento ci permette oggi di evitare notevoli disagi ai cittadini. Infatti fino al 2016 Schio doveva fare riferimento, per decidere se adottare o meno misure di emergenza, ai dati rilevati in altre città, ma è chiaro che la qualità dell'aria a Schio è notevolmente migliore di quella delle altre città della Pianura Padana".

 

Grafico andamento PM10 a Schio negli ultimi 10 giorni